La maggioranza al lavoro sulle riforme costituzionali. Malumori su taglio eletti

Sarà messo nero su bianco al massimo entro martedì il documento di maggioranza sulle riforme che faranno da contrappeso al taglio dei parlamentari, con tanto di impegni concreti e precisi sui singoli interventi e un timing concordato, che si svilupperà attraverso tre step: subito, entro il mese di ottobre, gli emendamenti da presentare al ddl costituzionale sul voto ai 18enni per l'elezione del Senato, all'esame di palazzo Madama. Entro dicembre, la riforma costituzionale per modificare la platea che elegge il presidente della Repubblica, con la riduzione dei delegati regionali, e la modifica dell'elezione del Senato non più a base regionale. Infine, sempre entro l'anno, l'avvio della riforma elettorale. Una prima bozza del documento è stata messa a punto durante il vertice di maggioranza che si è svolto mercoledì pomeriggio alla Camera, presenti i capigruppo di M5S, Pd, Leu e Italia viva, nonché i rispettivi capigruppo nelle Commissioni Affari costituzionali di Montecitorio e palazzo Madama. Presente anche il ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D'Incà

Oggi si terrà un nuovo vertice, mentre si occuperanno di stilare la versione finale del documento Pd e Leu. All'indomani della richiesta avanzata da Pd e Leu di un vertice ad hoc sulle misure per controbilanciare il taglio dei parlamentari, che andrà in Aula per l'ultima lettura lunedì prossimo con possibile voto già nella giornata di martedì, i 5 stelle danno hanno dato prova di lealtà nel mantenere fede all'impegno contenuto nel programma di governo e si sono seduti al tavolo con gli alleati per definire il pacchetto di riforme determinanti per incassare l'ok di Pd, Leu e Iv dove non mancano forti malumori al via libera definitivo del taglio degli eletti. 

Nel frattempo, il presidente della Camera Roberto Fico ha convocato per oggi la prima riunione della Giunta per la riforma del regolamento. Per Il Pd e Italia Viva l’obiettivo era quello che il M5S si assumesse un impegno formale sulle altre riforme, un contrappeso necessario che però non ha fatto abbassare la tensione politica interna soprattutto ai dem rispetto al taglio dei parlamentari. Zingaretti è al lavoro per ricompattare il partito anche se le perplessità non mancano visto che il Pd nelle tre precedenti votazioni sulla riforma costituzionale aveva sempre votato no e ribadito le profonde perplessità sul provvedimento. 

A fine anno inizierà il dibattito sulla riforma della legge elettorale

Sulla legge elettorale il dibattito è ancora apertissimo e le stesse forze politiche sono alle prese con un complesso dibattito interno su quale possa essere il modello migliore. Nonostante la presa di posizione di Nicola Zingaretti contro il proporzionale, nel Partito Democratico ancora non c’è una linea definita. E il favore del M5S e di Italia Viva verso un modello proporzionale agita non poco quella parte dei dem fortemente schierata per un sistema maggioritario. Molto probabilmente la vera battaglia politica che si giocherà nelle prossime settimane sarà tutta rivolta ai correttivi come la grandezza dei collegi, la possibilità o meno di inserire un doppio turno, ecc. Per il momento la priorità è quella di fissare una tempistica certa. In molti sostengono che entro fine anno sarà avviato il confronto parlamentare sulla riforma della legge elettorale. Sino ad allora il dibattito rimane apertissimo anche se le posizioni rimangono ancora distanti. 

Bonafede rilancia la riforma della giustizia. Perplessità sulla prescrizione

La maggioranza va avanti sulla riforma della giustizia ma tra i giallorossi restano le distanze sullo stop alla prescrizione dopo il primo grado di giudizio. Alla Camera il ministro Alfonso Bonafede ha riunito i capigruppo dei partiti che sostengono il Governo; il guardasigilli ha esposto la riforma e aperto al contributo di tutti. Con ogni probabilità il pacchetto sarà diviso in due disegni di legge: uno riguarderà la riforma del processo penale e le nuove regole per il Csm, l'altro la riforma del processo civile. I testi dovrebbero partire, contestualmente, nei due rami del Parlamento anche per garantire tempi celeri all'approvazione. Non tutti i nodi, però, sono sciolti. In coda al vertice viene affrontato anche il tema della prescrizione che aveva diviso la maggioranza già nel passato faccia a faccia di fronte al premier Conte a palazzo Chigi. La distanza rimane: per i Dem sarebbe difficile digerire un eventuale ok alla riforma entro il 31 dicembre senza modificare lo stop delle lancette dei processi.

Comunque il clima, ancora, viene definito positivo da tutti i protagonisti. “Era un primo incontro nel quale io ho esposto i contenuti. Tutti i gruppi parlamentari manderanno il proprio contributo nei prossimi giorni” ha spiegato il Guardasigilli. “Il clima è stato estremamente positivo e molto costruttivo con l'unico obiettivo di arrivare al dimezzamento dei processi. Siamo al lavoro. I cittadini sappiano che il Governo e la maggioranza considerano questa riforma una priorità. L'obiettivo sarà raggiunto, speriamo nei tempi più celeri possibile. Sappiamo che ci sono divergenze sulla prescrizione, quello che ci siamo detti è di andare avanti per dimezzare i tempi del processo”.

Salvini è certo della vittoria del centrodestra in Umbria

Matteo Salvini, sgravato dagli impegni di governo, continua a battere a tappeto l’Umbria in attesa del 27 ottobre quando, secondo i suoi piani, Donatella Tesei diventerà il nuovo presidente della Regione. “Ho sbirciato qualche sondaggio e mi sembra chiaro ed evidente che bisogna solo capire di quanto vinceremo. Sento che c’è una voglia di cambiamento incredibile”, dice sicuro parlando a un forum organizzato dal Corriere dell’Umbria. La scaramanzia di stampo calcistico resta, “la partita finisce quando l'arbitro fischia” specifica il leader del Carroccio, ma è solo un pro forma. La mente del leader del Carroccio è già proiettata in avanti. Salvini assapora già il primo passo di una lunga marcia attraverso le varie elezioni regionali per tornare al governo. L’alleanza giallorossa trasportata su base locale con il candidato civico Vincenzo Bianconi, a suo dire, non andrà molto lontano, “né a Roma, né in Umbria”.

Al Senato 

L’aula del Senato questa settimana non si riunirà. I lavori riprenderanno martedì 8 ottobre.Per quanto riguarda le Commissioni, la Finanze esaminerà lo schema di decreto legislativo relativo ai mercati degli strumenti finanziari, si confronterà sull’affare assegnato in merito all'aliquota IVA applicabile alle prestazioni didattiche finalizzate al conseguimento delle patenti di guida e sul ddl per la parità di accesso agli organi di società quotate. La Lavori Pubblici svolgerà diverse audizioni sulla legge delega per il riordino delle disposizioni legislative in materia di trasporto aereo. 

 

Alla Camera 

Dopo che nella seduta di ieri è stato approvato il decreto per assicurare la continuità delle funzioni del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali, nella giornata di oggi l’Aula della Camera non si riunirà. I lavori riprenderanno domani alle 9.30 con la discussione delle interpellanze urgenti. Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari costituzionali esaminerà la proposta di legge sulle nuove norme per la concessione della cittadinanza. In sede riunita con la Trasporti, esaminerà e svolgerà diverse audizioni sul decreto relativo alle disposizioni urgenti in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica. 



Seguici sui Social


2

Nomos Centro Studi Parlamentari è una delle principali realtà italiane nel settore delle Relazioni IstituzionaliPublic Affairs, Lobbying e Monitoraggio Legislativo e Parlamentare 

Vuoi ricevere tutti i nostri aggiornamenti in tempo reale? Seguici sui nostri canali social