Nel Governo si tratta ancora sul blocco dei licenziamenti

Il blocco dei licenziamenti è ancora un dossier scottante sul tavolo del Governo e alcune modifiche sono possibili nonostante i tempi stretti: servirebbe un emendamento al dl Sostegni bis, ma come fa notare il ministro del Lavoro Andrea Orlando “è necessario un consenso da parte di tutta la maggioranza”. Al momento la normativa parla chiaro: il blocco scadrà il prossimo 30 giugno e i sindacati sono in campo per prorogare lo stop sino a quando non sarà a regime la riforma degli ammortizzatori sociali. Da parte dell'Ufficio Parlamentare di Bilancio arriva un primo conteggio: sono circa 70mila i lavoratori che rischiano il posto, ma non si profila un effetto boom perché “i licenziamenti saranno plausibilmente scaglionati nel tempo man mano che si concretizzano le opportunità di turnover e di ricomposizione degli organici e una quota potrebbe anche transitare nella CIGO/CIGS agevolata”. L'eliminazione del blocco dei licenziamenti, invece, “favorirà le politiche di occupazione a favore dei soggetti, soprattutto giovani, in cerca di lavoro, che nei mesi scorsi hanno visto venire meno le opportunità di impiego”. 

“Dal blocco dei licenziamenti, che solo in Italia continua a sussistere, si deve uscire con un sistema di ammortizzatori sociali che permetta a chi esce di poter avere un reddito e poter essere assistito e accompagnato al reingresso nel mondo del lavoro non appena questo lo permetterà”, ha detto oggi il titolare dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti; lo stesso esponente leghista nel weekend aveva parlato dell'idea di uno sblocco graduale per settori. Sulla proroga selettiva Orlando non alza un muro ma spiega: “La mia posizione e quella del mio partito è che quanti più strumenti ci sono per modulare questo passaggio tanto meglio è, ma è necessario un consenso da parte di tutta la maggioranza”. Insomma, la situazione non è facile, con il ministro dell'Economia Daniele Franco che, audito in commissione Bilancio sul decreto Sostegni bis, aveva parlato degli incentivi contenuti nel Dl che dovrebbero attenuare gli effetti dello sblocco. “C'è bisogno che il Governo convochi un nuovo tavolo”, ha ribadito il leader Cgil Maurizio Landini, che ieri ha incontrato il premier Mario Draghi per oltre un'ora a Palazzo Chigi che ha voluto esprimere a tutta l'organizzazione sindacale il proprio cordoglio per la morte di Guglielmo Epifani. L'incontro è stato anche l'occasione per uno scambio di idee sulla situazione generale del Paese e dell'Europa. 

Conte rilancia il dialogo con il Pd e la lealtà verso Draghi

Dialogo costante con il Pd ma senza dimenticare di guardare ai moderati e nessuna intenzione di staccare la spina al Governo di unità nazionale guidato da Mario Draghi. L'ex premier Giuseppe Conte e leader in pectore del M5S, ora più vicino al traguardo dopo l'accordo con Davide Casaleggio, va in tv e lo dichiara, assicurando che il M5S 2.0 “vi sorprenderà”. Nessuna data ancora per la prossima convention in cui illustrerà il programma, ma una certezza: il Movimento resterà movimento e non diventerà un partito. Quindi, l'annuncio della prima mossa: un tavolo fra leader per rafforzare il sistema costituzionale e allontanare l'Italia dalla politica dei personalismi. Poi, il confronto anche con l'opposizione interna alla galassia penta stellata, a partire da Alessandro Di Battista, ha abbandonato il Movimento: “Io sono totalmente immerso nella politica almeno da tre anni a questa parte. Prima la seguivo come osservatore. Continuerò, anche nel nuovo incarico, a lavorare per il bene degli italiani, sotto un'altra veste, con un altro ruolo”, sottolinea Conte e rispetto alla rifondazione in atto spiega: “Siamo tutti determinati a non ricadere nelle tradizionali forme del sistema partito perché sono un po' superate. Dobbiamo conservare la freschezza del Movimento”. Ci saranno “organi collegiali e luoghi di confronto anche per la linea politica”. 

E, sulle prospettive, indica: “Rimangono i vecchi valori non negoziabili, la legalità, le lotte alle mafie, l'etica pubblica. C’è uno spazio per la responsabilità politica che va distinta da quella giuridica”. Con il Partito Democratico “ci sono delle differenze perché noi abbiamo una chiara identità. Ci saranno punti d'incontro e punti di divergenza, ma avremo sicuramente la possibilità di dialogare costantemente e ritrovarci a costruire un cammino che speriamo di intensificare in direzione comune”. Ma “noi parleremo anche all'elettorato moderato”, dice ancora. Quindi, il rapporto con Mario Draghi e l'ipotesi di staccare la spina: “Se mi conoscete un po' non mi si può attribuire questo pensiero recondito, perché da parte mia e del M5S c’è lealtà verso la comunità nazionale prima ancora che verso lo stesso attuale presidente del Consiglio”. Un punto di rottura, dice a diMartedì, ci sarebbe se “sistematicamente, le nostre battaglie, i nostri principi non negoziabili, li permettesse, li oscurasse. Ma sempre in modo chiaro e leale”. E qui l'ex presidente del Consiglio segnala che “mentre Biden rafforza i presidi anticorruzione, non mi sembra lo stesso da noi”. 

L’Aula del Senato

L’Assemblea del Senato riprenderà i propri lavori alle 9.15 con l’esame del disegno di legge costituzionale per la tutela dell’ambiente, del ddl per la destinazione del 5 per mille alla Guardia di finanza, alla Polizia di Stato, all'Arma dei carabinieri o al Corpo nazionale dei vigili del fuoco, e del disegno di legge per l’istituzione di una zona economica esclusiva oltre il limite esterno del mare territoriale. 

Le Commissioni del Senato

Per quanto riguarda le Commissioni, giovedì la Affari Costituzionali proseguirà il confronto sulla sentenza della Corte Costituzionale sulla mancanza di una disciplina legislativa che assicuri l'accesso tempestivo alla tutela giurisdizionale nei confronti di decisioni potenzialmente lesive del diritto di elettorato passivo nelle elezioni politiche nazionali, sulla pdl per l’equilibrio di genere nelle cariche pubbliche e sul ddl sulla procedura di nomina dei rappresentanti di lista. La Bilancio si confronterà sul decreto sul fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e su altre misure urgenti per gli investimenti. La Finanze esaminerà la proposta d’istituzione di una Commissione d'inchiesta sul settore del gioco pubblico; in sede redigente si confronterà sul ddl sui nuovi strumenti di sostegno all'economia per emergenza COVID19, sul ddl per la certificazione dei crediti fiscali, sul ddl per l’istituzione dei certificati di compensazione fiscale e sul ddl per la certificazione e compensazione dei crediti con la PA. A seguire dibatterà sulla delega al Governo per la costituzione della piattaforma informatica per le agevolazioni fiscali e su quella per l’introduzione di buoni digitali di sconto fiscale. La Istruzione esaminerà il documento conclusivo dell’indagine conoscitiva sull'impatto del digitale sugli studenti, con particolare riferimento ai processi di apprendimento.

La Lavori Pubblici esaminerà il ddl di riforma della Rai, i ddl sul volo da diporto, il ddl sul libretto di infrastruttura e il disegno di legge per la riduzione del disagio abitativo. Si confronterà, poi, sul disegno di legge per il riordino delle disposizioni legislative in materia di costruzioni e ascolterà l'avvocato dello Stato Pierluigi Umberto Di Palma nell'ambito dell'esame della proposta di nomina a Presidente dell'Ente nazionale per l'aviazione civile. La Agricoltura riprenderà il ciclo di audizioni sul ddl relativo alla disciplina del settore florovivaistico e proseguirà il confronto su diversi affari assegnati come quello sui danni causati all'agricoltura dall'eccessiva presenza della fauna selvatica, quello sulle problematiche del settore agrumicolo in Italia e quello sul settore dell'apicoltura; infine svolgerà delle audizioni sul ddl di disciplina delle professioni del settore cinofilo. La Industria svolgerà delle audizioni sul ddl per la tutela e sviluppo dell’artigianato artistico e sull’affare assegnato per la promozione e tutela del Made in Italy. La Sanità proseguirà Seguito l'audizione del Sottosegretario alla salute Pierpaolo Sileri sull'affare assegnato relativo al potenziamento e alla riqualificazione della medicina territoriale nell'epoca post Covid. La Territorio esaminerà il ddl per la rigenerazione urbana. La Politiche dell’UE si confronterà sulla Legge europea 2019-2020. 

L’Aula della Camera

Dopo che ieri è stata votata la fiducia, l’Aula della Camera tornerà a riunirsi alle 9.00 per l’approvazione del decreto relativo alle misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell'epidemia da Covid-19, il cosiddetto decreto riaperture. A seguire esaminerà la proposta di legge costituzionale sull’elettorato per l'elezione del Senato della Repubblica e la pdl sul settore ittico. Come di consueto mercoledì alle 15.00 discuterà le interrogazioni a risposta immediata.

Le Commissioni della Camera

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali proseguirà le audizioni sulle pdl per la prevenzione della radicalizzazione e dell'estremismo violento di matrice jihadista. A seguire si confronterà, assieme all’Ambiente, sul decreto relativo alla governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e alle prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure; svolgerà delle audizioni sulla pdl per l’esercizio del diritto di voto da parte degli elettori temporaneamente domiciliati fuori della regione di residenza. La Giustizia esaminerà la pdl in materia di equo compenso e di clausole vessatorie nelle convenzioni relative allo svolgimento di attività professionali in favore delle banche, delle assicurazioni e delle imprese di maggiori dimensioni. La Difesa proseguirà il ciclo di audizioni sull’indagine conoscitiva sulla pianificazione dei sistemi di difesa e sulle prospettive della ricerca tecnologica, della produzione e degli investimenti funzionali alle esigenze del comparto difesa. La Bilancio esaminerà e svolgerà delle audizioni sul decreto relativo all'emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali, il cosiddetto decreto sostegni bis

La Cultura esaminerà lo schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento del Ministero della cultura per l'anno 2021 relativo a contributi a enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi, e le pdl per la riorganizzazione del sistema d’istruzione e formazione tecnica superiore. La Commissione Attività produttive proseguirà le audizioni sulla risoluzione per il sostegno della trasformazione energetica, delle fonti rinnovabili e, in particolare, della filiera dell'idrogeno e alcune sulle risoluzioni per la liberalizzazione del settore del gas naturale e dell'energia elettrica. La Lavoro esaminerà la proposta di direttiva del Parlamento europeo sul principio della parità di retribuzione tra uomini e donne sul lavoro attraverso la trasparenza delle retribuzioni e meccanismi esecutivi e proseguirà le audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle nuove disuguaglianze prodotte dalla pandemia nel mondo del lavoro. Infine, la Agricoltura esaminerà la pdl per la valorizzazione delle piccole produzioni agroalimentari di origine locale e svolgerà delle audizioni sulle pdl per la promozione dell'imprenditoria e del lavoro femminile nel settore agricolo, della pesca e dell'acquacoltura.

 



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