Draghi frena, ma la Lega sale sulle barricate sull’allentamento del coprifuoco

Nessun liberi tutti, nessuna abolizione del coprifuoco anticipata: la linea di Mario Draghi, al momento, resta quella di riaprire solo se i dati lo consentono e mantenendo la massima prudenza. A Palazzo Chigi si guarda con attenzione al possibile effetto domino che potrebbe scatenare un ulteriore allentamento delle misure anti-contagio, che il premier vuole assolutamente evitare visto che la luce in fondo al tunnel si vede ma nulla può essere dato ancora per scontato. Ma nel Governo, sul tema riaperture, la tensione cresce, con la Lega ancora sulle barricate, e potrebbe incrociarsi sull'altro dossier caldo della settimana, il decreto sostegni bis. Matteo Salvini punta a un corposo allentamento del coprifuoco e su ulteriori deroghe pro-aperture già questa settimana. Tra giovedì e venerdì il Consiglio dei ministri sarà chiamato ad approvare il decreto sostegni bis e alla riunione è previsto che segua una conferenza stampa dello stesso Premier Draghi, ma il sì della Lega, senza garanzie sulle riaperture, appare tutt'altro che scontato. 

Tanto che, in maggioranza, c’è chi sembra propendere per un cronoprogramma meno ottimista mettendo in conto lo slittamento dell'ok al decreto alla prossima settimana. Il problema, per chi come Draghi non ha affatto abbandonato la linea della prudenza, è che la voglia di riaperture sembra “contagiare” anche altri partiti al governo: non c’è solo Italia Viva, ma da qualche giorno anche nel M5S e nel Pd la linea del rigore perde seguaci. La cabina di regia convocata da Draghi questa mattina alle 11.30 si preannuncia decisiva; si parlerà di sostegni ma, con tutta probabilità, il dossier aperture emergerà, anche perché ieri pomeriggio Salvini è tornato a vedere i Ministri e sottosegretari della Lega e, al termine della riunione, sottolinea che tutti, nel suo partito, remano nella stessa direzione: “Aperture, aperture, aperture. Questa è la priorità”, spiega. L'ex ministro, a suon di mozioni, continua a essere tallonato da Fratelli d'Italia: giovedì, al Senato, è previsto che l'Aula si esprima su una mozione presentata dal capogruppo Luca Ciriani sulla rimozione del coprifuoco delle 22.00. Quella di Draghi, comunque, sarà una settimana piena: domani alle 15.00 alla Camera ci sarà il “premier time” e nei prossimi giorni potrebbe convocare anche la cabina di regia ad hoc sui migranti, tema sul quale il titolare del Viminale Luciana Lamorgese è tornata a farsi sentire con l'Ue. Nel frattempo Draghi lavora anche al Global Health Summit che si terrà a Roma il prossimo 21 maggio.  

Per le amministrative Salvini rilancia Bertolaso e Albertini 

Domani si riunirà il tavolo del centrodestra alla presenza dei rappresentanti degli Enti locali ma si farà il punto sui Comuni al di sotto dei 15 mila abitanti. Insomma il dossier Roma e quello su Milano saranno affrontati solo in un secondo momento, ovvero quando sarà convocata una riunione dei vertici. Questa settimana il leader della Lega punta sulle riaperture, sulla risoluzione del problema immigrazione ma incontrando i dirigenti del suo partito della regione Lazio ha insistito sul nome di Guido Bertolaso, così come insiste sulla figura di Gabriele Albertini a Milano. Entrambi però sono frenati dal mancato accordo tra le forze politiche dell'alleanza che dovranno, al tavolo dei leader, affrontare anche il tema del Copasir e del nuovo Cda Rai. “Sul Copasir troveremo l'accordo ma non perché lo dice Letta”, taglia corto Matteo Salvini. Ma la trattativa su Albertini e Bertolaso è sempre più in salita, tanto che il primo è tornato a sfilarsi: “Se il mio omonimo Arcangelo Gabriele mi apparisse in sogno e mi dicesse di candidarmi per il bene di Milano, chissà magari mia moglie Giovanna si convincerebbe ed io con lei”, ha osservato. “Spero che entrambi ci ripensino”, spiega Tajani; “Su Bertolaso ci dovrebbe essere l'accordo di tutti”, rilancia il leghista Claudio Durigon. Ma Fdi, pur ribadendo che non ci sono preclusioni (Fdi al tavolo di mercoledì porterà un sondaggio secondo il quale l'ex sindaco di Milano Albertini è in testa nei gradimenti, subito dopo ci sono il centrista Maurizio Lupi e il professore della Bocconi Dallocchio) frena. Anche Bertolaso, riferisce chi gli ha parlato, non è disponibile a essere condizionato, tanto che c’è chi afferma che ci ripenserebbe solo in caso di un patto blindato davanti al notaio con la firma dei leader. L'ipotesi dunque che si vada su un nome nuovo non è da escludere mentre è difficile che ci possa essere un ticket con Bertolaso e un esponente di Fdi come la consigliera regionale Colosimo. In ogni caso Salvini si dice convinto che il rischio che le forze politiche del centrodestra vadano separate alle comunali non c’è.  

L'alleanza Pd-M5S è in stallo, fa rumore lo stop alle trattative a Roma e Torino

Dopo la rinuncia di Nicola Zingaretti a scendere in campo per la poltrona di sindaco della Capitale si complica l'intera architettura dell'alleanza tra Pd e M5S in vista delle prossime elezioni amministrative. Non ci sarà nessun patto per Torino e Milano mentre i dem e i pentastellati correranno insieme al primo turno a Bologna e Varese, e in qualche modo anche a Napoli: la strada per i capoluoghi emiliano e campano è ancora tutta in salita, così come quella per la Capitale. A Bologna i 5 Stelle appoggeranno solo il candidato ufficiale del Pd Matteo Lepore e non la renziana Isabella Conti, decisa a correre alle primarie. E a Napoli neppure la scesa in campo di Roberto Fico sarà sufficiente a spianare la strada tra i due partiti: “Noi lavoriamo con il M5S ma è evidente che a Torino e Roma il lavoro è complesso perché il Pd in questi anni era all'opposizione ed ha criticato l'operato delle sindache Raggi e Appendino” spiega il segretario dem Enrico Letta

Con lo stato maggiore del partito lancia con forza la candidatura di Roberto Gualtieri: “È un candidato autorevolissimo, ha costruito lui il Recovery, è romano. Ora andiamo al ballottaggio e sono sicuro che poi convinceremo il M5S a convergere perché l'avversario è la destra” rassicura Francesco Boccia, mentre Zingaretti benedice l’operazione: “andremo insieme al primo turno a Bologna e Varese. E su Napoli, il presidente della Camera Roberto Fico è la terza carica dello Stato e un napoletano appassionato della sua città. Sta dando il suo contributo e sono sicuro che a Napoli andremo uniti”. Nel capoluogo campano Vincenzo De Luca si è però messo contro: appoggia Manfredi che andrebbe a genio anche al futuro leader M5S Giuseppe Conte. Ed anche la base del M5S ha sottoscritto un documento firmato da 2 consiglieri comunali e dal 90% dei consiglieri municipali che dice No alle alleanze. Insomma il cantiere in vista delle amministrative è ben lungi dall’essere completato e anzi, con il passare dei giorni le tensioni aumentano. Il caso di Roma con la bocciatura, di fatto, della candidatura di Nicola Zingaretti è la misura della difficoltà di Giuseppe Conte di governare il processo di cambiamento del Movimento.

L’Aula del Senato

L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi domani alle 10.00 per l’esame del decreto per il contenimento dell'epidemia da COVID-19, vaccinazioni, giustizia e concorsi pubblici. A seguire esaminerà la mozione sulle restrizioni connesse all'emergenza COVID e la mozione sulla candidatura di Torino ad ospitare le Universiadi invernali del 2025. 

Le Commissioni del Senato

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali concluderà l’esame sul decreto sulle misure di contenimento del COVID-19. La Giustizia esaminerà il ddl sull’istigazione all'autolesionismo, il disegno di legge per la riproduzione fonografica e audiovisiva degli atti processuali, il ddl relativo all’omicidio nautico e il decreto sulla sicurezza alimentare. Successivamente si confronterà sul ddl di delega al processo civile e sul ddl per la tutela degli animali. La Finanze dibatterà sullo schema di decreto ministeriale per l'individuazione delle manifestazioni da abbinare alle lotterie nazionali da effettuare nell'anno 2021 e sui ddl per il recupero dei crediti in sofferenza. La Istruzione discuterà il ddl di delega al Governo per il riordino degli studi artistici, musicali e coreutici e, con la Lavoro, svolgerà delle audizioni sul ddl sullo statuto delle arti e dei lavoratori nel settore della cultura. La Lavori Pubblici ascolterà le comunicazioni del Presidente sui disegni di legge di riforma della RAI e si confronterà sulla proposta di nomina del Presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico settentrionale. 

La Agricoltura svolgerà delle audizioni sul disegno di legge relativo alla disciplina del settore florovivaistico e alcune sull’affare assegnato relativo alle problematiche del settore dell'apicoltura. A seguire esaminerà il ddl sui prodotti agroalimentari da filiera corta, l'affare assegnato sui danni causati all'agricoltura dall'eccessiva presenza della fauna selvatica e su quello relativo alle problematiche del settore agrumicolo in Italia. La Industria proseguirà il ciclo di audizioni sull'affare assegnato relativo alle aree di crisi industriale complessa con specifico riferimento a quella di Gela; alle 15.30 ascolterà i rappresentanti di Arera sull’Atto europeo relativo agli orientamenti per le infrastrutture energetiche transeuropee e a seguire esaminerà il ddl per la disciplina della professione di guida turistica, il ddl sulla disciplina dell'attività di perito assicurativo e il disegno di legge per la tutela e sviluppo dell’artigianato artistico. La Lavoro svolgerà delle audizioni sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo sul principio della parità di retribuzione tra uomini e donne sul lavoro attraverso la trasparenza delle retribuzioni e meccanismi esecutivi. La Salute si confronterà sul ddl per l’introduzione dell'esercizio fisico come strumento di prevenzione e terapia all'interno del Servizio sanitario nazionale e svolgerà delle audizioni sui ddl relativi alla sensibilità chimica multipla. La Territorio esaminerà il ddl per la rigenerazione urbana. Infine la Politiche dell’UE si confronterà e svolgerà alcune audizioni sulla Legge europea 2019-2020.

L’Aula della Camera

L’Aula della Camera tornerà a riunirsi alle 9.30 per la discussione delle interpellanze e interrogazioni. Dalle 12.00 dibatterà la questione pregiudiziale riferita al decreto proroga termini,  esaminerà  il decreto, già approvato dal Senato, in materia di trasporti e per la disciplina del traffico crocieristico e del trasporto marittimo delle merci nella laguna di Venezia, le mozioni per le infrastrutture digitali efficienti e sicure per la conservazione e l'utilizzo dei dati della pubblica amministrazione, il documento per l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause del disastro della nave "Moby Prince" e diversi disegni di ratifica di trattati internazionali. 

Le Commissioni della Camera

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali svolgerà delle audizioni sulle pdl per la prevenzione della radicalizzazione e dell'estremismo violento di matrice jihadista e alcune sulle pdl sull’esercizio del diritto di voto da parte degli elettori temporaneamente domiciliati fuori della regione di residenza. La Giustizia svolgerà delle audizioni sulle proposte di legge per l’affidamento dei minori. La Bilancio esaminerà il decreto per il sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19, il cosiddetto decreto sostegni. La Cultura svolgerà delle audizioni sulle pdl sull’intermediazione e gestione dei diritti d'autore e liberalizzazione del settore. La Ambiente esaminerà la risoluzione per favorire le attività di manutenzione, ricostruzione e gestione dei ponti sul bacino del fiume Po. La Commissione Attività produttive svolgerà delle audizioni sulla pdl per la rinegoziazione dei contratti di locazione di immobili destinati ad attività commerciali, artigianali e ricettive per l'anno 2021 in conseguenza dell'epidemia di COVID-19 ed esaminerà le risoluzioni per la liberalizzazione del settore del gas naturale e dell'energia elettrica. La Lavoro proseguirà il ciclo di audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle nuove disuguaglianze prodotte dalla pandemia nel mondo del lavoro. La Affari Sociali si confronterà sul decreto per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell'epidemia da COVID-19.  



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