La Commissione Sanità e Lavoro del Senato ha concluso il 15 giugno l’esame del ddl di conversione in legge del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, recante misure urgenti per l'inclusione sociale e l'accesso al mondo del lavoro (AS. 685) (scade il 3 luglio).

Nelle due sedute sono stati esaminati gli emendamenti accantonati.

Tra gli emendamenti approvati40.100 Relatrice, che recepisce il parere della Commissione Bilancio – incrementa da 42,2 a 332,2 milioni gli oneri derivanti dall’articolo 40 (Misure fiscali per il welfare aziendale) 

Sono stati inoltre approvati gli emendamenti di recepimento delle condizioni poste dalla Commissione Bilancio e la proposta di coordinamento formale Coord. 1(testo 2).

Tra gli emendamenti ritirati:

  • 28.0.1 Murelli (Lega) - proroga al 30 settembre 2023 il lavoro agile per i lavoratori pubblici e privati con patologie croniche con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravità
  • 40.2 Murelli (Lega) - prevede che - in materia di welfare aziendale - non concorrono a formare il reddito, entro il limite complessivo di 600 euro, il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati dal datore di lavoro ai lavoratori dipendenti, nonché le somme erogate o rimborsate ai lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell'energia elettrica e del gas naturale. Incrementa il limite a 900 euro per ciascun lavoratore dipendente con figli e a 1.800 euro, nel caso in cui il lavoratore dipendente sia l'unico genitore titolare di reddito di lavoro dipendente che può fruire della misura
  • 40.5 Damiani (FI) - prevede che limitatamente al periodo d'imposta 2023, l'importo del valore dei beni ceduti e dei servizi prestati dall'azienda ai lavoratori dipendenti che non concorre alla formazione del reddito è elevato ad 516,46 euro (attualmente 258,23 euro)
  • 40.8 Silvestro (FI) - elimina il riferimento alla presenza di figli per la fruizione delle misure di welfare aziendale
  • 40.18 Zullo (FdI) - prevede che - in materia di welfare aziendale - non concarrono a formare il reddito, entro il limite complessivo di 2.000 euro, il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati dal datore di lavoro ai lavoratori dipendenti, nonché le somme erogate o rimborsate ai lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell'energia elettrica e del gas naturale. Proroga al 30 giugno 2024 la sorveglianza sanitaria per i lavoratori maggiormente esposti a rischio di contagio e il lavoro agile per i lavoratori del settore privato
  • 40.21 Damiani (FI) - prevede che limitatamente al periodo d'imposta 2023, l'importo del valore dei beni ceduti e dei servizi prestati dall'azienda ai lavoratori dipendenti che non concorre alla formazione del reddito è elevato a 1.000 euro
  • 40.22 (testo 2) Russo (FdI) - modifiche alla disciplina dei prestiti ai dipendenti
  • 40.23 Sbrollini (Az-IV) - modifiche alla disciplina dei prestiti ai dipendenti

I restanti emendamenti accantonati sono stati respinti.

Gli emendamenti non segnalati sono stati dichiarati tecnicamente respinti o ritirati.

Sono stati accolti diversi ordini del giorno, tra cui 2 in materia di welfare aziendale.

La Commissione ha conferito il mandato alla relatrice Paola Mancini (FdI) a riferire favorevolmente all'Assemblea.

Link agli emendamenti {/user_group}



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