Alle elezioni politiche del prossimo 4 marzo gli elettori andranno a votare con una nuova legge elettorale, il cosiddetto Rosatellum, che prevede un sistema misto: 64% proporzionale con soglia di sbarramento e liste bloccate; 36% con collegi uninominali.

Rispetto all’Italicum, il Rosatellum incentiva la creazione di coalizioni preelettorali per massimizzare le chance di vittoria, soprattutto grazie alla presenza dei collegi uninominali. Va considerato che l’impianto della legge elettorale è proporzionale e che, vista l’attuale conformazione del sistema politico, difficilmente garantirà la vittoria di uno dei quattro poli principali (centro destra, centro sinistra, Movimento 5 Stelle e Liberi e Uguali).

Secondo le ultime proiezioni, per avere la maggioranza dei seggi in entrambi i rami del Parlamento, sarà necessario ottenere almeno il 40% dei seggi proporzionali e ben il 70% di quelli maggioritari. Sembra difficile che la sera delle elezioni si possa già sapere chi sarà il prossimo Presidente del Consiglio. Si va così delineando uno scenario in cui i partiti, per formare un nuovo Governo, dovranno trovare un accordo in Parlamento dopo le elezioni. 

Rosatellum 2.0 - gennaio 2018.png

Il nuovo sistema

231 seggi alla Camera e 109 seggi al Senato sono assegnati in collegi uninominali a maggioranza semplice (36%). I restanti seggi (64%) sono assegnati in collegi plurinominali, con metodo proporzionale tra le liste e le coalizioni che hanno superato le soglie di sbarramento.

La ripartizione dei seggi

Alla Camera sono previste 28 circoscrizioni. Ciascuna circoscrizione è suddivisa in collegi uninominali e in uno o più collegi plurinominali. Al Senato sono previste 20 circoscrizioni regionali, suddivise in collegi uninominali e in uno o più collegi plurinominali.

La pluricandidatura e la rappresentanza di genere

Sia alla Camera sia al Senato nessun candidato può presentarsi in più di 5 collegi plurinominali. Lo stesso candidato può presentarsi anche in un collegio uninominale. Sono previste specifiche disposizioni per garantire la rappresentanza di genere.

La presentazione delle liste

Ciascun partito deve depositare il proprio contrassegno e il programma elettorale con l’indicazione del capo della forza politica. Sia alla Camera sia al Senato i partiti possono presentarsi come lista autonoma o in coalizione.

La modalità di voto

Ogni elettore vota su un’unica scheda che prevede il candidato nel collegio uninominale e il simbolo della lista o coalizione, con a fianco i candidati (da 2 a 4) della parte proporzionale. Le liste plurinominali sono “bloccate” e non è previsto il voto di preferenza e il voto disgiunto. Se l'elettore votasse solamente per uno dei partiti della coalizione, il voto sarebbe attribuito anche al candidato al collegio uninominale. Se l'elettore votasse solamente per il candidato uninominale non scatterebbe alcuna preferenza per i partiti coalizzati, ma il voto sarebbe attribuito proporzionalmente.

L’attribuzione dei seggi

Nei collegi uninominali di Camera e Senato vince il candidato che consegue il maggior numero di voti. Nei collegi plurinominali della Camera il riparto avviene a livello nazionale, con metodo proporzionale, tra le liste e le coalizioni che abbiano superato le soglie di sbarramento: 3% per le liste singole, 10% per le coalizioni (3% per le liste che sono all’interno di coalizioni che non abbiano superato il 10%). Per le coalizioni non vengono contati i voti delle liste al di sotto dell'1%. Nei collegi plurinominali del Senato il riparto avviene a livello regionale, con metodo proporzionale. Accedono al riparto le coalizioni che abbiano ottenuto sul piano nazionale il 10% e le liste che abbiano ottenuto sul piano nazionale almeno il 3%, nonché le liste che abbiano conseguito almeno il 20% su base regionale.

Italiani all’estero

La legge elettorale prevede l’elezione di 12 deputati e 6 senatori da parte dei cittadini italiani residenti all’estero all’interno di un’unica circoscrizione Estero suddivisa in quattro collegi (Europa; America Meridionale; America Settentrionale e Centrale; Africa, Asia, Oceania e Antartide). L’assegnazione dei seggi avviene proporzionalmente ai voti ricevuti nell'ambito dei diversi collegi. Sono ammessi al voto i cittadini italiani residenti all’estero iscritti all’AIRE, e quelli iscritti negli schedari consolari.

Glossario elettorale.png

Scarica la nota sulla legge elettorale

Nota Legge Elettorale - 15 gennaio 2018



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